La Lugano Commodity Trading Association (LCTA) continua attivamente il lavoro sul mercato russo e, nell’ottica dello sviluppo dei contatti in questo paese, ha organizzato per la quarta volta una tavola rotonda con il prezioso supporto dell’Ambasciata svizzera.
L’evento “Actual and future trends in the european natural gas market” ha avuto luogo venerdì 17 marzo presso la Residenza svizzera a Mosca ed è stato aperto da un interessante discorso del nuovo Ambasciatore svizzero in Russia, Yves Rossier.
Marco Passalia, Segretario Generale della LCTA, ha in seguito preso la parola e presentato il primo ospite d’onore dell’evento: Valeriya Leshchenko, Managing Director di UMP Trading SA, azienda fondata in Ticino nel 2008. UMP Trading SA rappresenta in Svizzera la compagnia EMSS – una delle più grandi società ucraine attiva soprattutto nel settore dell’energia, del petrolio, del gas e dell’industria metallurgica. La signora Leshchenko ha reso partecipe della sua esperienza personale legata alla maniera di fare business in Svizzera e ha sottolineato i vantaggi di stabilire la propria attività nella nostra Confederazione. In particolare ha messo in evidenza il chiaro e trasparente sistema legale, la stabilità economica, politica e finanziaria e la posizione strategica del paese all’interno dell’Europa.
Round Table
L’evento è quindi proseguito con una tavola rotonda magistralmente moderata da Marco Passalia e alla quale hanno preso parte tre ospiti d’eccezione. Al dibattito – incentrato principalmente sull’andamento del mercato europeo del gas – hanno partecipato Matija Barudzija, Co-Fondatore di Enet Energy SA, Christopher Harding, Managing Director di Mercuria Energy Trading Ltd e Nicola Moschillo, CEO di EstraEnergie. I partecipanti hanno focalizzato l’attenzione sui tre diversi tipi di attività gestite dalle loro società.
Dalla discussione è emerso il diverso fattore di successo di ognuna di queste aziende. Per esempio, Mercuria ha cominciato come piccola società commerciale diventando un importante player a livello internazionale in un brevissimo periodo di tempo. Un altro esempio interessante è quello di EstraEnergie che oggi rappresenta uno dei più grandi gruppi nel settore dell’energia e dei servizi municipali in Italia e probabilmente anche in Europa. Ultima importante azienda è Enet Energy che, come società svizzera indipendente di trading di gas all’ingrosso, trova il suo posto tra gli attori a livello mondiale, da un lato, e i grandi consumatori, dall’altro.
In seguito, la discussione della tavola rotonda si è incentrata sulla percezione e l’idea di business dei prossimi anni. In particolare ci si è posti la domanda se il quadro futuro darà più spazio al ruolo delle trading house o delle banche d’investimento.
La seconda parte della conferenza è stata focalizzata sul mercato europeo del gas. Negli ultimi dieci anni, i mercati del gas europei si sono spostati da una struttura chiusa e molto frammentata a un luogo omogeneo di scambio legalmente sicuro. I prezzi hanno visto alti e bassi, ma ultimamente si può notare una tendenza in diminuzione. Sono stati inoltre sollevati e discussi alcuni punti fondamentali, come ad esempio lo sviluppo di questo mercati o se si ha la sicurezza che il gas sarà sempre a disposizione. Inoltre, ci si è soffermati anche sui contratti di fornitura a lungo termine chiedendosi se sono ancora interessanti o se si preferiscono gli spot market.
Per quanto riguarda l’evoluzione del mercato del gas naturale dell’UE, è chiaro che con l’arrivo sul mercato di nuove fonti di approvvigionamento sono necessari investimenti e posizionamenti a lungo termine e determinati livelli di prezzo – se tutti continuano a collegare i loro contratti ai mercati, prima o poi, l’eccesso di offerta porterà a un aumento dei prezzi. La futura evoluzione è facilmente prevedibile, la domanda in Europa è debole e le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica – pesantemente sovvenzionati – stanno in qualche modo definendo l’andamento futuro. Parlando delle forze della concorrenza nel mercato del gas in Europa, è chiaro che queste incidono sui segmenti dei retail e downstream e i margini sono stati spremuti, in particolare per gli operatori storici e le “vecchie” aziende che hanno costi elevati a lungo termine. In conclusione, una delle domande chiave si è focalizzata sul ruolo giocato dai fornitori: gli ospiti sono stati spinti a chiedersi se, date le nuove fonti di approvvigionamento alternative come LNG e nuovi gasdotti, i fornitori avranno bisogno di fare di più che semplicemente collegare i loro contratti a un hub europeo e offrire sconti ad acquirenti a lungo termine.
Il pubblico presente ha apprezzato molto la tematica affrontata e la discussione che ne è scaturita. L’evento ha dimostrato ancora una volta l’importanza e la pertinenza del lavoro della LCTA in Russia. La LCTA continuerà anche in futuro a creare queste eccellenti opportunità di analisi tematiche e networking, sia all’estero, che in Ticino.