Canone radiotelevisivo: il Consiglio federale respinge l’iniziativa SSR
La SSR ha bisogno di risorse finanziarie sufficienti per poter fornire un’offerta giornalistica equivalente in tutte le regioni linguistiche. Su questa base il Consiglio federale respinge l’iniziativa federale “200 franchi bastano!” e propone una riduzione graduale del canone radiotelevisivo a carico delle economie domestiche e un aumento del limite per il pagamento del canone a carico delle imprese.
Nella seduta del 19 giugno, il Consiglio federale ha deciso di respingere l’iniziativa popolare “200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)” che intende ridurre il canone radiotelevisivo per le economie domestiche dagli attuali CHF 335 a CHF 200 ed esentare completamente le imprese dall’obbligo di pagamento. Secondo il Consiglio federale, questa iniziativa è eccessiva e la SSR ha bisogno di risorse sufficienti per fornire un’offerta giornalistica equivalente in tutte le regioni linguistiche.
Il Consiglio federale intende comunque sgravare le economie domestiche e le imprese e propone quindi la riduzione graduale del canone radiotelevisivo a carico delle economie domestiche e un innalzamento del limite di pagamento del canone a carico delle imprese. Per le economie domestiche, il canone passerà dagli attuali CHF 335 a CHF 312 a partire dal 2027 e a CHF 300 dal 2029. Per le imprese, a partire dal 2027 il limite di pagamento passerà dagli attuali CHF 500’000 di fatturato annuo a CHF 1,2 milioni. Le categorie tariffarie superiori resteranno per contro invariate.
La parola passa ora al Parlamento.