Andrea Cavallo
Siderfer
Di che cosa si occupa la vostra azienda? Quali sono i vostri mercati principali?
La Siderfer si occupa di trading di acciaio e di materie prime legate al mondo siderurgico, quindi carbone e minerali di ferro. I nostri mercati di riferimento per l’acquisto sono quelli dove si possono trovare i prodotti al costo più competitivo, che sono Cina (anche se adesso è un po’ difficile per tutti i dazi che hanno prodotto), India, Russia, Ucraina e Turchia, principalmente. Mentre, per quanto riguarda il mercato di riferimento per la vendita, è l’Europa, sostanzialmente, con l’80% del nostro volume di affari in Italia.
Dal suo punto di vista, come valuta l’andamento del vostro settore?
È sempre più difficile, almeno per la nostra realtà. Il business sta diventando sempre più l’appannaggio dei colossi, delle grosse trading company, che sono in grado di avere accesso a finanza e a costi logistici più bassi, per via dei volumi che fanno. Facendo volumi così importanti sono anche disposti a fare dei margini molto ridotti. Mentre nel nostro caso, avendo limitata finanza , costi standard (non privilegiati), e avendo uno spetro d’azione un po’ più limitato, è diventato un lavoro parecchio difficile, anche perché c’è molta trasparenza. Tutti i clienti conoscono il prezzo dei prodotti che vogliono acquistare e le disponibilità che ci sono in giro. Dunque in questo mercato diventa molto difficile trovare spazio per fare dei profitti senza correre troppi rischi. Rischi che un’azienda delle dimensioni della nostra cerca di evitare.
Come stima le prospettive dei mercati relativi al suo settore?
La prospettiva è molto incerta. Con la riduzione delle fonti di acquisto dovute a questo nuovo protezionismo, che si è instaurato sia negli Stati Uniti, che in Europa, le prospettive sono diventate abbastanza buie, non avendo molti tavoli su cui giocare. Oltre più, su quei pochi tavoli la concorrenza è diventata difficile. Per questo motivo la nostra azienda si sta spostando su un trading di servizio, che è in totale trasparenza tra il fornitore e il cliente, nel quale entrambi sanno esattamente il prezzo a cui il materiale è stato acquistato e venduto. Da parte nostra, per una commissione predefinita, ancorché molto marginale, ci rendiamo disponibili a fare un servizio di accompagnamento dell’ordine, finanziamento, logistica, fase contrattuale,… Come se fossimo un professionista. Evitando le speculazioni e senza fare arbitraggio sui prezzi del mercato.
Quali sono i benefici di lavorare a Lugano (Svizzera)?
Tutti direi. I dibattiti sulla riforma fiscale mi hanno molto sorpreso, perché io non vedo questa preoccupazione sul perdere aziende che sono già qua. La preoccupazione è che, visto i costi e il franco molto forte, alcune aziende potrebbero spegnersi, ma non spostarsi, perché i vantaggi del trovarsi a Lugano, e in Svizzera, in generale, vanno al di là delle quantificazioni economico finanziarie. Per citarne alcuni, la flessibilità sul lavoro, la fiscalità ragionevole, le istituzioni amiche, la poca burocrazia (cosicché l’imprenditore si possa dedicare a pieno al suo lavoro, e non agli adempimenti), e la piazza bancaria assolutamente competente riguardo al financing. Per me i benefici di avere un’attività di trading in Svizzera e a Lugano, sono incomparabili rispetto a qualsiasi downfall. Io sono felice di essere qua, e non credo che la nostra azienda si sposterebbe mai.
La sua opinione in una frase per descrivere l’attività della LCTA
Io sono membro della LCTA solo da un anno, e sono molto onorato e contento di farne parte. Per me la LCTA sta facendo un ottimo lavoro in due aspetti. Il primo, quello di creare degli eventi che permettano di fare il networking. Il che è utile ad aziende della nostra dimensione, perché fino a qualche tempo fa, non ci si parlava molto. Oggi, invece, si cerca di comunicare e aiutarsi, e la LCTA sta facendo un buon lavoro a rendere amichevoli questi rapporti tra quelli che, in teoria, potrebbero essere dei concorrenti. Il secondo, è quello di cercare di portare in Ticino delle aziende nuove. Credo sia una cosa necessaria e importante per il Ticino. È uno sforzo che Marco Passalia sta facendo, con spero buoni risultati, perché lo merita.